Le nostre case sono sempre più confortevoli ed efficienti energeticamente, anche grazie a finestre e porte che chiudono ermeticamente, ma paradossalmente questo potrebbe costituire una minaccia per la nostra salute, perché gli allergeni e le esalazioni tossiche o radioattive (Radon), rimangono per lunghe ore nell’aria che respiriamo per la mancanza di un ricambio continuo d’aria.
Inoltre, durante la stagione fredda una insufficiente ventillazione porta ad un accumulo di umidità e a fenomeni di condensa ed all’innevitabile sviluppo di muffe, le quali oltre a danneggiare progressivamente intonaci e mobilio, produccono spore allergeniche.
Un ambiente domestico inquinato può causare alterazioni respiratorie ed aggravare sensibilmente i sintomi delle allergie, inoltre non dimentichiamo l’importanza di vivere in un ambiente ben ossigenato.
La soluzione, che si ripaga da sola, è quella di installare una Ventilazione con Recupero di Calore/Energia (VRC/E – HRV/ ERV Energy Recovery Ventilation) e ionizzatori (con diffusori di sostanze naturali antibatteriche come la propoli).
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Una lista incompleta degli inquinanti degli ambienti interni
Contaminanti chimici
- Gli ammorbidenti profumati per tessuti in foglie che diffondono per evaporazione prodotti chimici nei tessuti (vestiti e lenzuola).
- I vestiti lavati a secco possono liberare dei prodotti chimici nell’aria.
- La fiamma delle candele è una combustione che produce della fuliggine e del monossido di carbonio CO; malgrado il benessere che i profumi provocano, le candele peggiorano gravemente la qualità dell’aria.
- I materiali edili come le vernici, gli adesivi, i rivestimenti ed i panelli agglomerati contengono veri composti chimici che si diffondono nell’aria.
- I detersivi come la candegina, gli spray deodorizzanti e desinfettanti et i detergenti a base di amoniaca sprigionano dei vapori tossici nell’aria.
- I diffusori elettrici di olii profumati emettono ulteriori sostanze chimiche per mascherare gli odori anziché migliorare la qualità dell’aria.
- I prodotti edili e per il fai-da-te come le vernici o gli adesivi possono contenere componenti tossici innodori.
- I tessuti di arredamento possono essere trattati con prodotti antimacchie e/o altre finiture a base di formaldeide.
- Il fumo da tabacco contiene varie sostanze tossiche compresa le formaldeide.
- Il Radon, un gas radioactivo http://en.wikipedia.org/wiki/Radon: ” the Radon is responsible for the majority of the public exposure to ionizing radiation. It is often the single largest contributor to an individual’s background radiation dose, and is the most variable from location to location. Radon gas from natural sources can accumulate in buildings, especially in confined areas such as attics, and basements”.
Contaminanti biologici
- I pollini sono abbondanti durante tutta la primavera ed in estate, e possono penetrare in casa sui vestiti, nei capelli e con i gli animali domestici.
- Gli accari producono degli escrementi che sono altamente allergenici e sono una delle principali cause dell’asma.
- Le squame sono polveri composte di cellule morte (anche degli animali domestici) che possono irritare gli occhi e le mucose del naso, e causare reazioni allergiche ed irritazioni respiratorie.
- Le muffe crescono li dove l’aria è satura in umidità, l’exposition alle muffe e alle sue spore può causare reazioni allergiche e problemi respiratori.
Fonte : www.livingbreathinghome.com
Riporto il commento da LinkedIn Groups
Group: Efficienza Energetica degli Edifici
Discussion: Quante minacce nell’aria delle nostre case?
Posted by Sandro Bagatti
Trovo perfettamente giusto quanto si dice. Anche noi nel nostro blog ( http://nashbusinessenergy.blogspot.com alla categoria “sostenibilità ambientale” titolo “Inquinamento indoor.Questo sconosciuto”) abbiamo affrontato il problema degli inquinanti in ambiente, indicando alcuni semplici esempi di come evitarli al massimo. Argomento, purtroppo, mai troppo trattato a fondo ma che purtroppo nelle nostre case è più diffuso di quanto si crede.
Buogiorno Sandro, ho inserito tra i link utili il vostro interessantissimo blog.
E riporto di seguito un’estratto di del post:
Riqualificazione energetica. Anche nel “piccolo” conviene
Quando parliamo di riqualificazione energetica, di solito ci riferiamo alle nuove costruzioni e/o ristrutturazioni di palazzi, uffici, condomini o interi quartieri.
Ma si possono ottenere degli interessanti risultati anche quando parliamo di singoli appartamenti presenti negli edifici.
Questo concetto vale soprattutto per i centri urbani, dove la tipologia di proprietà prevalente è l’appartamento, spesso inserito in un condominio dove è difficile trovare il consenso per la realizzazione di interventi di risanamento energetico delle parti comuni.
Il caso in esame riguarda un tipico appartamento anni 50-60, mai rimesso a posto, in un condominio civile nella città di Milano.
L’intervento ha richiesto opere di messa a norme dell’impianto elettrico e idrico, oltre a una generale ristrutturazione edilizia dell’intero appartamento.
Il progetto dimostra come sia possibile applicare tecniche di risparmio energetico e comfort abitativo, con gusto e mantenendo i costi ad un livello accettabile.
I miglioramenti alle prestazioni energetiche dell’involucro abitativo si sono dovute realizzare, per forza di cose, dall’interno ponendo maggiore attenzione ad alcune problematiche di natura costruttiva e fisico-tecniche affrontati in maniera precisa.
I serramenti, vetusti, sono stati sostituiti con finestre in legno dotate di vetrocamera di sicurezza riempita con Argon, con un valore di trasmittanza termica pari a 1,1 w/mq, e un potere fono isolante di 37 dB. Completano l’intervento, la sostituzione dei cassonetti esistenti per gli avvolgibili esterni (sostituiti con aggiunta di veneziane metalliche), con altri aventi elementi isolanti e dalle dimensioni ridotte, in modo tale da poter essere integrati nello spessore del muro. Si è deciso poi di installare motori elettrici, per la chiusura degli avvolgibili e delle veneziane, per mitigare l’apporto di calore durante il periodo estivo, senza pregiudicare eccessivamente la luminosità interiore.
Si è proseguito l’intervento, isolando le pareti verso l’esterno e quelle confinanti, mediante la posa e messa in opera di; uno strato isolante in fibra di legno (19 mm) su cui è stato applicato un intonaco da 25 mm con annegata rete in fibra di vetro. Precedentemente a questa operazione, tra l’intonaco esistente (che non è stato rimosso, ma solo pulito) e il nuovo isolante viene posato uno strato di argilla speciale con il compito di collante e barriera igroscopica per prevenire la formazione di muffe e condense.
I ponti termici sono stati eliminati al massimo, realizzando un “risvolto” a soffitto dell’isolamento a parete, con lastra di gessofibra e isolante in fibra di legno. In questo modo si sono modificate le isotermie delle pareti, prevenendo un abbassamento incontrollato delle temperature superficiali (causa principale della formazione di muffe).
Per le pareti interne, invece, è stata utilizzata una struttura leggera composta da una doppia lastra di gessofibra, con rinforzo in corrispondenza dell’installazione delle piastrelle per bagno e cucina, e isolamento acustico in fibra di lino.
Il tutto è stato tinteggiato con vernici foto-catalitiche per la prevenzione dell’inquinamento indor (vapore acqueo, fumi, detergenti, ecc).
La pavimentazione, completamente demolita, è stata rifatta applicando una struttura cosi composta (partendo dal solaio in laterocemento); guaina multistrato di perlite da 8 cm, materassino in fibra di legno da 8 mm, doppia lastra di gesso fibra e parquet flottante, non trattato, in bambù, da 15 mm.
L’impianto idrico è stato completamente rifatto (per le pertinenze interne), utilizzando tubazioni in pvc da riciclo (sia per acqua calda/ fredda che allacci vari) e scarichi sifonati fonoassorbenti. Completa la dotazione impiantistica uno scaldabagno istantaneo turbo, a gas metano, in sostituzione di quello elettrico.
La parte elettrica è stata messa completamente a norma, predisponendola per un futuro controllo da remoto attraverso un impianto domotico.
L’impianto di riscaldamento centralizzato invece non è stato possibile adeguarlo, se non solo nelle componenti interne dell’appartamento e nei terminali finali. In questo ultimo caso sono stati installati radiatori a parete in alluminio di potenza inferiore a quelli preesistente dato l’aumento della superficie isolante dell’abitazione.
Si finisce, con la predisposizione per un impianto di climatizzazione estiva aria-aria con unità interne a soffitto.
Possiamo concludere questa lunga presentazione mettendo in risalto i seguenti aspetti:
– Possibile ristrutturare anche nel “piccolo” (tecnologie affidabili),
– Riduzione dei consumi energetici, dimostrato con apposita certificazione energetica, (si è passati da un valore di 520 kwh/mq a 220 kwh/mq con un risparmio del 43% ) che in un’ottica “futura” (operazioni di risanamento edili ed impiantistiche dell’edificio) ridurranno le spese di gestione energetica dell’abitazione, con un aumento del suo valore commerciale,
– Incidenza (documentata) degli extra costi rispetto ad una ristrutturazione “classica” inferiori del 10 % sul costo totale della ristrutturazione (riprova che gli interventi eco-sostenibili non sono “roba per ricchi”),
– Miglioramento del comfort abitativo in termini di benessere fisiologico.
Questo, per Nashbusiness Energy, vuole dire “efficienza energetica”
Sandro Bagatti
Riporto il link al post consigliato da Sandro:
“Inquinamento indoor. Questo sconosciuto”
http://nashbusinessenergy.blogspot.com/search?q=Inquinamento+indoor
Ogni tecnologia è complementare e nessuna esclude completamente le altre, ma …
è importante notare come solo gli ERV permettono di risparmiare energia … anziché consumarne altra !
Ho inserito una sezione (Download Technical Docs) dove poter scaricare tutta la documentazione tecnica ed il listino prezzi; per ora per i soli prodotti della Mitsubishi (ERV Lossnay).
http://www.recyclingair.com/download-technical-docs/
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Group: Efficienza Energetica degli Edifici
Discussion: Quante minacce nell’aria delle nostre case?
Posted by GIUSEPPE PERNIGOTTI
Se può interessare ho approfondito la questione della qualità dell’aria, sia indoor che outdoor in ambienti riscaldati tramite combustione di biomassa.
Le conclusioni sono veramente preoccupanti a tal punto da sollevare la domanda se sia ancora accettabile.
VI mando il link nel quale ho radunato il materiale.
http://www.google.com/buzz/111903844427294421063/C86g6W5hhXa/INQUINAMENTO-E-CAMINI-A-BIOMASSA-Il-comune-credo
Buongiorno Giuseppe, grazie per il tuo interessante post, probabilmente di fronte ai cambiamenti climatici attribuiti al CO2, ci si dimentica che la salute umana soffre per gli inquinanti (e non per il CO2). Non vedo altra strada che quella di ricordarlo continuamente e proporre sistemi di abbattimento dei fumi.
Come ben fai notare, in assenza di vento il fumo (gli inquinanti) rientrano in casa sia nelle grandi città che nei piccoli borghi … la soluzione è anche quella di dotarsi di una ventilazione con recupero di energia ERV dotati di filtri per polveri sottili ( es. PM2.5), è uno degli scopi del progetto recyclingair.com .