Cos’è l’Energy Recovery Ventilation (ERV)?

L’ERV – Energy Recovery Ventilation (Ventilazione con Recupero di Energia) si riferisce al recupero dell’energia persa in genere attraverso il processo di ventilazione dell’edificio. L’aria condizionata che è abitualmente prodotta per gli edifici residenziale e commerciale, contiene una quantità significativa di energia sotto forma  di calore o di “fresco” e di umidità che viene persa nell’ambiente esterno. Come parte di un processo di precondizionamento, il sistema di ERV trasferire l’energia contenuta nell’aria “viziata” all’aria “fresca” in entrata. L’uso di una ventilazione con recupero di energia (ERV) può avere significativi benefici sia direttamente che indirettamente, in termini di efficienza energetica, qualità dell’aria interna, e minimizzazione della potenza degli impianti di condizionamento (HVAC).

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E’ importante notare la differenza tra un ERV (Ventilazione con Recupero di Energia) e un HRV (Ventilazione con Recupero di Calore);  l’ERV scambia sia il calore (detta energia sensibile) che l’umidità (energia latente), cioè scambia l’energia totale (detta anche entalpia) tra l’aria di scarico e l’aria in entrata. Invece l’HRV scambia solo il calore.

I sistemi ERV stanno guadagnando popolarità per una serie di motivi; in primo luogo l’evoluzione tecnologica e i processi produttivi stanno rendendo i sistemi più economici, e in secondo luogo si sta affermando una maggiore consapevolezza di quanto sia importante l’efficienza energetica e la sostenibilità della attività umane, sospinta sia  da motivazioni ambientaliste che economiche . Ciò sta portando sempre più ad interventi di risparmio energetico. Inoltre  l’aumento della ventilazione tradizionale (senza recupero di energia) per evitare la cosidetta SBS “Sick Building Syndrome” e la promozione di ambienti interni sani causano un forte aumento del consumo di energia. Una ventilazione forzata, ma anche il semplice ricambio di aria richiede l’uso di tecnologia ERV, soprattutto nei casi in cui si voglia  realizzare una “casa passiva”, o una casa con certificazione energetica (per esempio LEED) o comunque nel caso di progetti di  edifici con performance più elevate di quelle attuali. Nel caso specifico degli Stati Uniti gli standard di ventilazione sono fissati dal ASHRAE 62, nei casi di certificazione LEED e nel caso di edifici ad alte prestazioni. Vi è una crescente produzione di dati  scientifici che dimostrano quali benefici per la salute si hanno vivendo in ambienti sani e gli aggiornamenti delle norme ASHRAE 62 ne sono una testimonianza.

Un parere sull’ ERV

La disponibilità della tecnologia ERV probabilmente svilupperà ulteriormente la consapevolezza della necessità di disporre nei nostri ambienti interni di un’aria sana, dell’importanza di badare alla sostenibilità ambientale, e al costo dell’energia, sempre crescente. In questo momento siamo in grado di recuperare fino al 85% dell’energia dall’aria di scarico, magari in futuro sarà possibile recuperare anche di più e costi saranno ulteriormente ridotti.

Ma l’aspetto più interessante della tecnologia ERV è la possibilità di non disperdere l’energia prodotta “naturalmente” durante le varie attività che svolgiamo nella nostra casa come quando cuciniamo, quando ci facciamo la doccia, quando stiriamo o passiamo l’aspirapolvere, o semplicemente quando guardiamo la televisione …

Un watt risparmiato non dev’esser generato!” (vedi la discussione del gruppo FER – Fonti Energetiche Rinnovabili nel socialnetwork linkedin.com).

Oggi l’energia generata proviene principalmente da impianti a carbone o da altre fonti inquinanti, ciò ci impone di consumarla e recuperarla con spirito di responsabilità … oggi è possibile !

Chissà, forse l’adozione di sistemi di ERV causerà un cambiamento radicale nel modo in cui le persone pensano all’energia.

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