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Il nucleo entalpico dell’ERV (Energy Recovery Ventilator), oltre a trasferire il calore (energia sensibile), permette all’umidità (energia latente) di essere trasferita da un flusso di aria umido ad un flusso di aria meno umido. Questa proprietà è particolarmente utile nel periodo di condizionamento (raffredamento), per mantenere basso il tasso di umidità interno, risparmiando energia per la ridotta deumidificazione operata dal condizionatore.
In sintesi, l’ERV in estate rinfresca e deumidifica l’aria esterna calda e carica diumidità, utilizzando l’aria interna esausta ma fresca e meno umida di quella esterna.
In estate più il clima è umido e maggiore sarà l’apporto dell’ERV e maggiore sarà il risparmio energetico, ma anche maggiore sarà il comfort grazie al mantenimento di una temperatura ed un tasso di umidità costanti ed omogenei, evitando gli sgradevoli sbalzi di temperatura e umidità provocati dai ricambi d’aria incontrollati effettuati apprendo le finestre.
Ma attenzione, un ERV non è un sistema di riscaldamento o di raffredamento anche se dà un importante contributo al riscaldamento e al raffredamento, in quanto lavora come un recuperatore di energia totale (entalpia).
Un ERV può dare un contributo energetico positivo anche in locali naturalmente freschi senza l’impiego di un climatizzatore (come seminterrati, cantine o grotte), l’unica condizione richiesta è che ci sia una differenza di temperatura e/o di umidità tra l’interno e l’esterno.
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